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Renato in studio

Renato in studio

 


Renato Mores è nato a Milano nel 1948.

Vive e lavora a Genga (AN) in località Piano di Rocchetta.


Nell'ambito di quelle suggestive visioni dei paesaggi che si adagiano tra valli e monti attorno alle grotte di Frasassi v'è anche Rocchetta di Genga.

Di questo paesino tra il Monte S. Croce e quello di S. Giovanni nessuno si prenderebbe cura se non premesse la presenza di un bell'affresco attribuito al Signorelli, nella parrocchiale.

Bene, quasi alla cima più alta della Rocchetta, dove il silenzio si fa fitto e solenne come il bosco che sale verso il monte, in un casolare riabbellito da restauri sapienti e misurati alle strette necessità, vive un artista sceso lì dalla Lombardia, il pittore Renato Mores. Riservato, senza però risentimenti culturali e sociali, trascorre le sue giornate tra la pittura, le gite in bicicletta e le attenzioni alla vecchia casa.

Dipinge paesaggi, quelli che contempla dall'alto del suo studio eremitico, quelli che incontra giorno per giorno nelle sue escursioni sportive, quelli che gli ripropone la memoria, quelli nei quali lo riconducono la nostalgia o oscuri motivi del subcosciente.

A volte è solo l'immaginazione a condurlo in spazi virtuali, dove niente è mai avvenuto, ma tutto potrebbe succedervi. Sono paesaggi legati alle emozioni soggettive, ma possono essere anche ambienti sognati, o inventati per sognare.

Di certo c'è questo: sono paesaggi della natura o che la natura potrebbe creare. Sono paesaggi della natura e dell'immaginazione, si alternano, ma gli uni e gli altri traspirano emozioni, rimandano a motivi che vivono nello spirito dell'uomo.

Mores non trascura i rimedi agli intrecci di elaborazione creativa e alle accensioni ideali del percorso storico-artistico del paesaggio, ma preserva con intatta chiarezza il suo timbro personale di rispetto della bellezza fisica dello spazio dipinto, dei contenuti umani in esso coinvolti, come “esserci”, e soprattutto riesce quasi a riproporre nella pittura quel vento di vita che vi si espande come poesia e incantamento di sensi e d'anima.

(di Stefano Troiani)